martedì 4 settembre 2012

ARIA PURA

Da qualche giorno, almeno una decina, il risveglio non è più un bel momento.

Nell'iconografia classica, ci si sveglia, ci si stira, si aprono le finestre e si respira a pieni polmoni l'aria fresca del mattino. Ma questo è ormai impossibile; l'aprire la finestra espone a pericoli respiratori di non poco conto. Da una decina di giorni l'atmosfera è ammorbata da miasmi insopportabili, tipo fogna a cielo aperto, che sembrava impossibile potessero verificarsi in questo secolo e con questa civiltà dello smaltimento rifiuti. Non si riesce a capire se ciò sia dovuto all'inquinamento, a malfunzionamento di depuratori, a sversamento a cielo aperto di liquami o a quale impensabile causa. Si sa solo che al mattino è meglio tenere chiuse, sigillate le finestre e attendere che un vento provvidenziale allontani, a danno dei paesi limitrofi, il fetore insopportabile.

Non è comunque una cosa che riguardi solo il mattino: durante l'intera giornata, a seconda della direzione in cui spira il vento, tornano a più riprese le zaffate pestilenziali che rendono l'aria irrespirabile. Tutti si chiedono a cosa sia dovuta questa punizione divina. Dal viandante alla massaia, dal contadino al negoziante è tutto un fiorire di ipotesi, di congetture, di velate accuse. Tutti ipotizzano la loro spiegazione: - si è rotto il depuratore della tale azienda; - vengono sversati liquami (da parte di chi non vuole pagare lo smaltimento) in aperta campagna, nelle aree disabitate lungo i corsi d'acqua; - sono stati concimati i campi in maniera allegra, senza ricoprire immediatamente per attutirne l'odore; - le condutture delle fogne si sono intasate e ora sversano chissà dove; - è stata piazzata una discarica qui vicino e , per bypassare la componente psicologica NIMBY, non se ne è fatto parola ma ora le emissioni che ne derivano non consentono più di tenere nascosta la cosa.

Su una cosa sola concordano tutti: bisogna fare qualcosa. Ma non si capisce chi sia l'interlocutore a cui rivolgersi, in un paese come l'Italia dove la molteplicità di soggetti e di enti fa sì che non si riesca mai a pescare nel mazzo l'asso giusto che ci risolva il problema. Finisce allora che ci si rivolga, magari impropriamente, all'entità che si sente più vicina al cittadino comune, quella più immediatamente individuabile e contattabile: l'Amministrazione Comunale. Sicuramente i consiglieri e gli assessori non hanno tra le loro incombenze quella di dotarsi di naso elettronico ed andare in giro a cercare il bandolo della matassa; sono però in grado di sapere quale sia l'ente deputato ai controlli e provvedere a segnalare l'inconveniente affinchè si possano trovare le cause e porvi rimedio, nell'interesse della salute della popolazione a cui fa riferimento il loro mandato. Che il soggetto da attivare sia l'ARPA o la ASL competente per territorio, o qualche altro ente di cui il cittadino comune non conosce neppure l'esistenza, la segnalazione acquisirà un indubbio rafforzamento se sarà inoltrata anche dalle amministrazioni locali del territorio, oltre che dai pochi cittadini (se ve ne sono) che sanno a chi bisogna rivolgersi.

E' quindi questo un invito all'Amministrazione Comunale, quella che sentiamo più vicina a noi, di farsi carico della richiesta che sale dalla popolazione di risolvere questa situazione. Le emissioni sono estremamente sgradevoli, sempre ammesso che non siano anche nocive, specialmente per i soggetti più deboli e a rischio; bisogna riuscire a farle cessare. Chi sa a chi rivolgersi, lo faccia, senza indugio. E magari ce lo dica anche, così che la molteplicità di richieste e segnalazioni induca chi di dovere a seguire la cosa con il massimo impegno possibile. 

3 commenti:

  1. Buongiorno,
    dietro indicazione dei Vigili Urbani di Alba, ho provveduto a contattare l'ufficio dell'igiene dell'Asl, che risponde al n. 0173 316617. Pare abbiano avuto molteplici segnalazioni telefoniche nelle ultime due settimane, ma poco o niente per iscritto; ed è di segnalazioni scritte che necessitano per poter intervenire.
    Bisogna indicare gli orari in cui si sente maggiormente, che tipo di odore si percepisce, e da quanti giorni il problema persiste.
    La segnalazione puo' essere inviata via mail all'indirizzo fscaglione@aslcn2.it
    Perchè qualcuno prenda provvedimenti bisogna inviare più segnalazioni possibili. Invito tutti a scrivere, senza perdere altro tempo.

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    1. Grazie Rita per le tue indicazioni.
      Manderò una email e invito i lettori a fare altrettanto.

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    2. FATTO
      "Buongiorno.
      Mi chiamo B S, abito a Piana Biglini, Alba (CN).
      Voglio segnalare la continua presenza di emissioni di odori nauseabondi, che ad una persona non addetta ai lavori potrebbero sembrare riconducibili a scarichi o reflui fognari, nella zona in cui abito.
      Le ore di maggiore intensità delle emissioni, per quanto ho potuto verificare, sono al mattino verso le 6.00/7.00 e alla sera dalle 19.00 in avanti. Nelle altre ore della giornata io non sono in zona durante la settimana, ma al sabato e domenica l'odore è intermittente durante tutta la giornata, probabilmente cessa e ricomincia con il variare della direzione del vento.
      Questa situazione si verifica ormai da circa due settimane.

      Anche a nome del Comitato di Quartiere di Piana Biglini, di cui faccio parte, e della popolazione della frazione, che si è rivolta a noi chiedendoci di attivarci per risolvere il problema, vi pregherei di voler intervenire per individuare la fonte delle emissioni e neutralizzarle, oltre a verificare se sussistano le condizioni per eventuali disposizioni a riguardo della tutela della salute pubblica.
      Grazie per l'attenzione.
      B S
      Comitato di Quartiere di Piana Biglini."

      ED E' GIA' ANCHE ARRIVATA LA RISPOSTA:

      "In riferimento alla sua segnalazione, pervenuta allo scrivente Servizio in data 05.09.2012 si informa la S.V. che l'Ufficio scrivente sta provvedendo a effettuare agli accertamenti del caso.

      Buona Giornata F Scaglione"

      ATTENDIAMO FIDUCIOSI.
      INTANTO SCRIVETE PURE ANCHE VOI.
      MALE NON FA.

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