lunedì 22 luglio 2013

Le ultime parole famose ...

"I soldi ci sono, adesso la mettiamo a posto"

07/10/2012


lettera a corrado augias

Caro Corrado,
Mi perdoni il tono confidenziale, ma per me lei era quasi diventato parte della famiglia. Tutti riuniti intorno al tavolo all’ora del pranzo: io, mia moglie, il cane. E dal lato libero, quello del televisore, lei che parla con i suoi ospiti degli argomenti più inconsueti che si possano trovare su delle reti generaliste.  Lei ci ha fatto compagnia con la sua affabulazione, la sua arguzia, i suoi richiami; ma anche con i suoi sorrisi, talmente inconsueti da far capire che erano davvero sinceri e impossibili da trattenere. Non le nascondo che nel nostro piccolo nucleo famigliare il suo unico estimatore ero io; mia moglie e il cane preferivano la trasmissione di Magalli su Rai2, quella dove ognuno va a mettere in piazza la propria vita, i casi misteriosi; mentre io che sono molto più tendente alla misantropia che non al cicaleccio, trovo più interessante la scoperta di argomenti inusuali, il fascino del ragionamento, la bellezza della divulgazione. Mi dispiace di non poterla più vedere nella sua trasmissione, all'ora di pranzo. Sì, sicuramente il suo sostituto sarà all'altezza del compito, specialmente se sarà lei a indicarlo; ma mi mancherà la sua mimica, l'inflessione della voce, le pause e le parole a mezz'aria che ormai avevo imparato a conoscere e ad attendere da lei. Sono senz'altro convinto che ogni attività umana ha un inizio e una fine, ed è logico che sia così; ma la constatazione della logica non lenisce il dispiacere di non trovarla più al solito posto, alla solita ora. Già quest'anno mi sono ritrovato a fare a meno della mia solita boccata d'ossigeno settimanale, quell'Infedele di Gad Lerner che avevo imparato ad apprezzare, come la sua trasmissione, per la qualità degli argomenti e i toni delle esposizioni. Tanto che ho sempre avuto un dubbio nella scala dei riconoscimenti: era Gad Lerner il Corrado Augias del LA7 oppure era lei il Gad Lerner della Rai? Le chiedo scusa se questo accostamento le potrà sembrare irriverente; io vi ho seguiti, vi ho stimati, vi ho voluto bene ad entrambi; ed ora entrambi mi lasciate da solo ad affrontare palinsesti traboccanti di cose che non mi piacciono (eufemismo). Come L'Infedele era una boccata d'aria settimanale, il suo programma era un toccasana quotidiano per estraniarsi dalle bruttezze e dalla volgarità imperanti. Grazie per avermi tenuto compagnia in questi anni. Spero di rivederla in altre occasioni, anche se la pensione se la è meritata; sarebbe un peccato per il servizio pubblico rinunciare a tanta intelligenza, cultura, qualità ed esperienza. Per il momento, buone vacanze e saluti. Anche da mia moglie e dal cane.
BiEsse