domenica 29 maggio 2016

BATRACOMIOMACHIA

So bene che molti di voi sono talmente contrari ai nuovi insediamenti di via Garelli da non voler nemmeno partecipare ad un incontro in cui se ne possono pubblicamente e dettagliatamente lamentare.

Ma fino a che resiste la denominazione ufficiale di “democrazia” a questa nostra realtà attuale, i metodi per risolvere i problemi sono sempre gli stessi: se ne parla, si cerca di contemperare gli interessi e le esigenze di tutti, si arriva ad una sintesi che cerchi di salvare la capra e i cavoli. Chi evita il dibattito non farà mai emergere le sue ragioni. Di là da questo metodo, ci sono solo gli orrori di cui abbiamo letto (e qualcuno, sempre più pochi ormai, ha anche visto) nel secolo scorso.

E’ proprio per seguire il metodo democratico, senza scadere nel banalismo dei luoghi comuni o dei pregiudizi immotivati, che si è organizzato questo incontro con il Consorzio Socio Assistenziale. La proposta è venuta dall’assessore alle politiche sociali, che durante l’affollatissima assemblea di quartiere dell’11 maggio (per la cui partecipazione ringraziamo il vicesindaco dottoressa Elena Di Liddo, come gli altri amministratori intervenuti), ha proposto che il Consorzio venga a parlare delle iniziative in corso, e a sentire dalla viva voce della popolazione quali sono le percezioni, le constatazioni, i sentimenti e i problemi dettati dalla convivenza tra le due diverse fasce di popolazione.

Vi invito quindi a partecipare alla serata di mercoledì 8 giugno. Per ascoltare i responsabili del Consorzio, ma anche e sopra tutto per spiegare a loro quali sono i problemi, le cause di frizione, lo stridìo tra i grandi motivi ideali e la quotidianità di tutti i giorni, tra il politicamente corretto e il desiderio profondo di equità e giustizia.

L’appuntamento è per MERCOLEDI’ 8 GIUGNO, alle ore 21.00, nel salone parrocchiale di Piana Biglini. Il consiglio è di essere puntuali, visto che la capienza del salone è limitata ad appena un centinaio di posti a sedere, i restanti dovranno stare in piedi. Vi aspettiamo.

lunedì 23 maggio 2016

STORIE DI PARCHEGGI


Sono d’accordo con la trasformazione a pagamento di parte dei posti liberi nel parcheggio dell’ospedale. Da quando è avvenuta, finalmente chi va all’ospedale può trovare parcheggio, mentre prima se avevi una visita alle 11.00 di mattino dovevi recarti lì almeno alle 7.15, per poterci trovare parcheggio. Ora lo trovi; a pagamento, ma c’è.

Se invece non vuoi spendere, puoi provare a parcheggiare nella parte di parcheggio rimasta libera da tariffa. Essendoci meno posti, sono più contesi: e quindi o arrivi prima ancora, o provi ad aspettare che qualcuno si liberi. Cosa che fanno tutti: si fermano in una corsia, aspettano, e chi sopraggiunge capisce che chi è presente sta attendendo che qualcuno esca: passa oltre, e fa la stessa cosa, presidiando una identica zona qualche decina di metri più avanti.

Non mi era mai capitato però di essere “scippato” dal posto che con tanta costanza, pazientemente avevo atteso, da un qualcuno che, a piedi, mi intimava di non parcheggiare nel posto che si era appena liberato di fianco al mio appostamento, perché lui doveva farci parcheggiare un’altra auto.

Avrete capito che sto parlando di posteggiatori. Abusivi, ritengo, poiché mi pare strano che qualcuno possa avere una licenza per questa attività.

Uno quindi di questi personaggi, che dall’aspetto esteriore pareva essere un extracomunitario con la sua borsa di mercanzia varia, era andato a procacciarsi un cliente (una persona che come me cercava parcheggio, ma che era appena arrivato) in un’altra corsia, da un’altra parte, e ora gli faceva segno di venire a parcheggiare nel posto che si era liberato accanto a me, nella mia corsia, che avevo atteso per molto tempo, e che mi stavo accingendo ad occupare io.

Provate voi a parcheggiare in un posto vuoto, con uno che ci si mette davanti e ti dice che lì ci deve parcheggiare quello che lui è andato a prendere nell’altra corsia. La prima tentazione è quella di parcheggiare lo stesso o comunque aspettare finchè non si tolga di mezzo e l’altro guidatore se ne vada. Poi pensi in quali condizioni potresti trovare la tua auto quando torni a prenderla, e soprassiedi, te ne vai. Non senza prima avergli dichiarato che stai andando a chiamare i vigili urbani, per segnalare questo abuso.

E poi a cercare i vigili non ci vai, anche perché sai già che arrivato in zona municipio non riusciresti a trovare parcheggio. E quindi semplicemente ti sposti nella zona dei posti a pagamento, sempre nello stesso parcheggio, e nuovamente ti apposti aspettando che un posto blu si liberi. Cosa che avviene più velocemente che nella zona libera (strano, ma vero).

Ecco, finalmente un’auto sta uscendo, è il posto al cui fianco sto aspettando, metto la freccia, controllo lo specchio retrovisore… ed ecco che una signora, stavolta comunitaria, financo piemontese, ancora mi si para davanti dicendomi che in quel posteggio ci deve parcheggiare suo marito, che sta sopraggiungendo con la sua citroen azzurrina.

“-Signora, lei di parcheggio paga una tariffa doppia, che comprende il diritto di prelazione?” 

“- Eh, ma guardi che noi è mezzora che aspettiamo” (probabilmente è vero, ma non sicuramente davanti a questo posto, visto che ci sono io qui davanti)

Poi si libera un altro posto, una cinquecento che già ci stava stretta se ne va e stanco di discutere provo ad infilarmici, manovrando e poi trattenenendo il fiato per uscire dalla porta. Intanto la signora ha fatto parcheggiare il marito nel “mio” parcheggio, è già partita per i suoi alti destini ed ha lasciato un poveretto imbarazzatissimo davanti al parchimetro, a sorbirsi le rampogne del guidatore “a cui aveva sottratto l’osso”.

“- Ma sua moglie ce l’ha la licenza di parcheggiatore? No, perché se è solo questione di portarsi dietro una moglie per occupare un parcheggio, la prossima volta me ne porto dietro un paio anch’io!”

Il poveretto abbozza un sorriso di circostanza e se ne va, affrettando il passo. Chissà, forse inconsciamente sta temendo anche lui per l’integrità dei suoi specchietti, come poco prima io avevo temuto per i miei… O forse è il timore, la soggezione che gli incute la possente virago. 

Storie di parcheggi. Di convivenza in un mondo sempre più stretto, con sempre più gente a riempirlo. Della signora c’è poco da dire: la maleducazione è uguale, a tutte le latitudini, e per tutti i dialetti. Per l’extracomunitario, stesso discorso.

In quello stesso parcheggio ho preso un paio di anni fa la mia prima multa dell’ultimo trentennio: ho messo il tagliandino, abbastanza lungo ma non tanto da prevedere i ritardi ed i contrattempi dell’attività ambulatoriale. E all’uscita la multa per superamento dei tempi di pagamento. Superati da pochi minuti, una ventina di centesimi di costo ticket. Ma 23 (VENTITRE) euro per sanzionare la violazione di una norma precisa, puntuale, chiara. Si mastica amaro, ma un po’ di coerenza ci vuole: l’ausiliaria ha fatto il suo dovere.

Ora mi piacerebbe sapere: ma con gli incassi del parcheggio, e delle multe da 23 euro, non ci possiamo permettere un vigile urbano che controlli l’attività nei parcheggi, che faccia rispettare le norme precise, puntuali, chiare? Che dia con la sua sola presenza un senso di sicurezza per coloro che rispettano le regole e pretendono che il mondo sia improntato ad EQUITA’ e GIUSTIZIA? E che parimenti persuada chi non rispetta le regole ad andare a non rispettarle in un altro parcheggio, meglio se in un’altra città, meglio ancora in un’altra nazione?

Adesso so che il mio amico Massimo storcerà il naso, visto che già mi ha bonariamente ripreso per una mia filippica contro gli eccessi di buonismo e di garantismo. Ma penso che il mio mentore primo non se la prenderà troppo a male se dico che non è giusto aderire o sconfessare a scatola chiusa, in blocco, per partito preso, senza fare i distinguo quando sono necessari. Molti di quelli con i paraocchi trovano che sia razzista lo stigmatizzare comportamenti sbagliati, solo perché sono attribuiti ad una persona piuttosto che ad un’altra. Ma è sbagliato l’atto, indipendentemente dalla provenienza, dalla cultura, dalla razza di chi lo compie.

Per me quelli di oggi nel parcheggio dell’ospedale erano entrambe parcheggiatori abusivi, ed hanno entrambe commesso un sopruso che avrebbe dovuto essere sanzionato dall’autorità, quella stessa che aveva giustamente incamerato i miei 23 euro di multa.

Via i posteggiatori abusivi. Specie quando la loro arroganza deriva dalla consapevolezza dell’impunità. VIA I POSTEGGIATORI ABUSIVI. Equità e giustizia, e rispetto delle leggi della Repubblica. Per tutti. VIA I POSTEGGIATORI ABUSIVI. E per chi non si adegua, sanzioni. Ma effettive. E almeno da 23 euro in su.

venerdì 20 maggio 2016

LA VOCE DEGLI ULTIMI

Sabato 21 maggio alle ore 17.30, nella chiesa di Piana Biglini.

Commemorazione di Suor Bruna, seguita da da un momento di incontro, ritrovo e fraternità conviviale. Tutta la popolazione è invitata.

fonte: GAZZETTA D'ALBA

sabato 14 maggio 2016

CONVIVENZA & INTEGRAZIONE

Incontro con il Consorzio Socio-Assistenziale per parlare di problemi e di soluzioni.



martedì 10 maggio 2016

ASSEMBLEA DI QUARTIERE 2016


Ricordiamo a tutti gli abitanti che domani sera, MERCOLEDI’ 11 MAGGIO, si terrà l’assemblea di quartiere nel salone parrocchiale, alle ore 21.00.

L’occasione giusta per fare sentire la propria voce e fare conoscere i problemi e le necessità del quartiere all’Amministrazione Comunale di Alba.

Grazie per la vostra partecipazione.

sabato 7 maggio 2016

STRADE NUOVE


Finalmente terminata l’asfaltatura della strada Piana Biglini - Scaparoni. Si chiude una situazione di provvisorietà che era iniziata con le frane dell’aprile 2009 e si era trascinata per sette anni tra chiusure, lavori di contenimento, regimazione delle acque piovane, asfaltature provvisorie.

Dopo la chiusura ufficiale al traffico del 2009, il transito non si era mai fermato, infischiandosene dei divieti. Ogni tanto qualche cedimento a valle, ogni tanto qualche frana a monte, la strada veniva transennata essendo ufficialmente chiusa, e nel giro di una mezza giornata le transenne erano già di nuovo spostate dal primo temerario che voleva passare.

Con il comitato di quartiere di Scaparoni avevamo chiesto all’Amministrazione un incontro per sollecitare la definitiva sistemazione della strada e la riapertura ufficiale. Nella riunione del 5 dicembre 2012 il Sindaco ci aveva dato rassicurazioni sulla fattibilità e buone previsioni sul finanziamento dell’opera. Ne avevamo parlato in un post del 19 dicembre, http://pianabiglini.blogspot.it/2012/12/le-faremo-sapere.html.

Tra interruzioni e riprese, i lavori sono giunti al termine, e la strada è oggi a posto. Un ringraziamento all’Amministrazione, all’assessore Gatto e all’ufficio tecnico per avere accolto e dato seguito a quella nostra richiesta, a Armando Bauduino per avere sempre seguito l’iter con attenzione, prima da presidente di comitato e poi da consigliere comunale.

Tra l’altro, oltre alla strada in oggetto, sono stati asfaltati anche due tratti della strada che va dal bivio fino al passaggio a livello della chiesetta. Sono i due tratti che risultavano più disastrati dal continuo passaggio del traffico da e per Monticello.

Vedendo il bel lavoro che è stato fatto, vien quasi voglia di richiederne uno simile anche per le altre parti di asfalto usurato che sempre inseriamo nelle richieste all’Amministrazione: il tratto a fianco della chiesa, l’innesto della via Sottoripa su via Martini, e a grande richiesta dei nostri concittadini, la rotonda sulla SS231. Dove il continuo passaggio di mezzi pesanti ha formato delle ingombranti pieghe dell’asfalto che aumentano a dismisura la rumorosità dei mezzi in transito, togliendo il sonno a molti abitanti di via Garelli. Delle belle turbando il riposo.



domenica 1 maggio 2016

A RIVEDERCI


Dopo una lunga malattia oggi ci ha lasciato la cara amica Adriana Stroppiana in Vico.

Ci uniamo tutti idealmente in un grande abbraccio al marito Vincenzo, alle loro figlie e alle loro famiglie, per cercare di consolare in parte il loro grande dolore.

Ero sempre stato impressionato dalla grande umanità di Adriana, che non ho mai visto alterata o arrabbiata, ma sempre calma, flemmatica, con una autodeterminazione invidiabile. Una grande cortesia, una evidente signorilità che traspariva sia dalle parole che dagli atteggiamenti.

Ma era anche una persona molto altruista, che si preoccupava del prossimo, che collaborava assieme al marito ed alla famiglia alle iniziative della comunità parrocchiale in favore della collettività. Per molti anni ha costituito una delle colonne portanti della cucina in occasioni di feste e incontri, ed anche quando faceva parte dei festeggiati, come per le feste della terza età, ci teneva a dare in ogni caso una mano, fino a quando ultimamente la sua malattia non le permetteva più di essere sempre presente.

La ringraziamo per questi anni percorsi insieme. Averla conosciuta ci ha permesso di arricchire il nostro bagaglio di umanità, di tolleranza, di ragionevolezza. E di amore verso il prossimo. Grazie Adriana. Ci mancherai, ma conserveremo il tuo ricordo ed il tuo esempio.

Il rosario sarà recitato domani, lunedì 2 maggio, alle ore 20.30 in parrocchia.
Le esequie si terranno martedì 3 maggio, alle ore 15 nella chiesa di Piana Biglini.

Alla famiglia, a parenti ed amici vanno le nostre più sentite condoglianze.

Ciao Adriana. A rivederci.