Propose di concentrare gli sforzi sull’allargamento del tratto di strada che dalla chiesetta porta alla rotonda della statale, e che fa parte di quella che oggi si chiama via Franco Garelli; una trentina di metri in cui due autovetture si chiudono a vicenda gli specchietti. Accostare era pericoloso; da una parte si poteva finire nel fosso, dall’altra si poteva scartare di lato e cadere dallo scalino formato tra asfalto e ciglio della strada, rovinandosi le ruote contro quello zoccolo abrasivo. Ora, nessuno si illudeva che di lì ad una settimana la strada sarebbe stata allargata; i lavori di asfaltatura in genere vengono eseguiti nei mesi caldi, e noi si stava andando nel periodo opposto. Sarebbe stato plausibile aspettarsi che il lavoro fosse eseguito nell’estate seguente, ma questo non avvenne; e se sia stato a causa della congiuntura sfavorevole, della crisi dei mutui subprime, per sopravvenute più importanti necessità, o per altri accidenti, io non saprei dire; ma non avvenne.
Un altro inverno è passato e ha portato un nuovo
disagio: la strada consorziale che collega Monticello d’Alba con Piana Biglini
ha cambiato volto, passando da uno sterrato ad uso trattori agricoli ad un
nastro d’asfalto lucido e brillante. Questo nuovo volto, privo di buche e a
scorrimento molto più veloce, invoglia chi patisce i rallentamenti del
traffico sulla 231 a passarci sopra e transitarci più velocemente che sulla
statale, passando davanti al cimitero di Piana Biglini e percorrendo infine
quei famosi trenta metri che stanno ancora aspettando il loro restauro.
In pratica, è aumentato di molto
il volume di traffico rendendo necessario adesso non più solo l’allargamento di
quegli ultimi trenta metri, ma anche del tratto che va dal passaggio a livello
fino al bivio per Scaparoni. Chiunque percorra questo tratto sa che ha ottime
probabilità di dover accostare per non farsi travolgere dal pilota di turno che
ha fretta di immettersi sulla rotonda di Piana Biglini; ma accostare e fare
passare non è semplice, la strada è stretta a volte tra due fossi ed il gentlemen’s
agreement di fermarsi quando si vede in lontananza arrivare qualcuno
dall’altra parte non fa (quasi) più parte della mentalità corrente.
Qualcuno potrebbe obiettare che trenta metri di asfalto, necessari e promessi, potevano essere fatti anche più celermente; ma se si pensa che la rotonda da farsi in corrispondenza del passaggio a livello di Scaparoni esiste in progetto almeno dal 2000 e non è stata ancora posata la prima pietra, non possiamo certo lamentarci;
siamo stati trattati fin troppo bene.
Immagini 12/01/2012 Fonte: pianabiglini.blogspot.com Autore: biesse (some rights reserved CC BY-NC-ND see at this page)
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