sabato 6 febbraio 2016

LA LONTANANZA


Ancora una volta dobbiamo sottolineare una nota stonata. Il cancello e la recinzione attorno alla chiesetta portano il segno del passaggio di qualcuno o di qualcosa. Non penso che siano stati travolti dal vento di un paio di sere fa. E neanche che siano stati urtati da un veicolo in transito. Mi viene molto più facile pensare che siano stati oggetto di atti di vandalismo, che siano stati magari abbattuti per poter accedere alla panchina che si trova nel giardino della chiesetta. In ogni caso, proprio perché non sappiamo cosa sia successo, sempre più mi convinco della necessità di un controllo del territorio anche con mezzi di videosorveglianza, per cercare di tutelare almeno le strutture pubbliche o di pubblica utilità.

E’ un capitolo che già avevamo inserito a fine anno nella “Richiesta per l’inserimento nel piano triennale delle opere”, pratica che ci era stata indicata come l’occasione ottimale per evidenziare necessità del quartiere. Se poi ci sia stato un riscontro o almeno una discussione sul tema, questo non lo sappiamo. L’unica cosa certa è che il documento è stato consegnato e protocollato; immagino che ad oggi sia già stato trasmesso al destinatario, anche se non ne ho un riscontro diretto. Magari ne chiederemo conto nella prossima assemblea.

In ogni caso, questo è l’ennesimo episodio di una lunga serie di sgradevolezze occorse nel nostro quartiere, localizzate temporalmente negli ultimi anni. Prima era un borgo rurale, forse persino noioso, ma con una connotazione di senso civico e solidarietà tra gli abitanti. Ora invece sta assumendo i connotati di una periferia urbana con i relativi episodi di degrado e di inciviltà che tutta la popolazione sta riscontrando. I più maliziosi potranno magari osservare che il cambiamento coincide grosso modo con la nascita dei Comitati di Quartiere, ma vorrei convincerli che non c’è un rapporto diretto di causa ed effetto, anzi… con la denuncia dei fatti, con la pubblicazione delle immagini, cerchiamo di sensibilizzare sia il senso civico di tutti (opera improba) sia i provvedimenti delle autorità, in primis dell’Amministrazione Comunale. Poi però non disponiamo di strumenti per intervenire: a quello deve provvedere l’Amministrazione, anche per dimostrare che la distanza fisica che ci separa dal centro città non è anche una lontananza ideale. Ma ci vogliono atti concreti, che siano vigili, telecamere o … panchine.

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