Ho sempre guidato cercando di evitare i pericoli.
Forse per questo sono un pò prevenuto nei confronti di chi non riesce a stare senza sfidare il pericolo ad ogni curva, di chi cerca l'inebriante sensazione che solo una vita vissuta pericolosamente sa dare: i creativi, gli spiriti liberi, gli eroi, come li chiamava Vecchioni, belli, con gli occhi azzurri, con più ferite che battaglie.
Noi mediocri, al contrario, amiamo la vita così com'è: lenta, rassicurante, perfin noiosa; la nostra musa ispiratrice non è steve mcqueen, ma monsù travet. Ci dà quindi fastidio che qualcuno, per provare l'ebbrezza del pericolo, metta a repentaglio anche la nostra, di vita.
Ma "la freccia rossa" non è il solo pericolo per chi percorre quella strada. Usata come scorciatoia per chi da Monticello non vuole perdere tempo percorrendo la statale 231 e per chi da Corneliano non vuole stare imbottigliato nel traffico di corso Canale, è un crocevia trafficatissimo nelle ore di punta da auto, furgoni, camion, autobus, a volte addirittura TIR tratti in inganno dalle indicazioni del navigatore satellitare. Non avendo marciapiedi, è diventata pericolosa per chi la percorre a piedi, ma anche per chi ci va in bicicletta o in motociclo, e anche per il traffico che dovrebbe essere quello più caratteristico di questa zona, i trattori e le macchine agricole in genere.
La pericolosità della strada è un problema molto sentito dalla popolazione locale, che rischia un incidente tutte le volte che mette il muso fuori dal cancello. Per questo è stato il primo argomento che il Comitato di Quartiere di Scaparoni ha evidenziato di fronte alle autorità, dal Comune alla Provincia, proprietaria della strada. Attualmente la velocità consentita è di 70 km/h, ma gli abitanti si trovano in serie difficoltà quando provano ad uscire di casa. Per questo è in corso una petizione, una raccolta di firme per una richiesta da inoltrare alla Provincia in cui si chiede che venga abbassata la velocità massima dagli attuali 70 ai 50 km/h.
Certo, questo è un deterrente che ottiene risultati solo se è abbinato ad una serie di misure di controllo e sanzione. Il nostro amico "freccia rossa" probabilmente non rinsavirà se verrà aggiornato il cartello con il limite: alla velocità a cui passa, probabilmente non riuscirà neppure a leggerlo. Ma una bella foto ricordo della propria macchina con l'indicazione di targa, velocità e importo sanzione, recapitata a domicilio, magari riesce a vederla, e a comprenderla.
Per questo vi invito, amanti come me del quieto vivere, del rispetto delle regole e della libertà del prossimo, a partecipare anche voi alla petizione che sta raccogliendo le adesioni tra gli abitanti della frazione e tra gli utenti della strada. Forse non cambierà molto, ma vista la frequenza con cui si verificano gli incidenti su quella strada, qualcosa bisogna fare; e la petizione è la sola cosa che la popolazione abbia il potere di attivare. Speriamo che serva a smuovere qualcosa.
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