E non solo delle strade, verrebbe da dire. A meno che con
strade sicure non si intenda anche indicare un territorio libero da delinquenza,
sgombro da malintenzionati, bonificato dai ladri.
Com’era prevedibile, non è bastata la grande presenza di
pubblico all’incontro per disorientare e spaventare i malintenzionati. Anzi,
sembra quasi che ad un territorio che chiede più sicurezza, abbiano voluto
rispondere nell’ultimo week end con una offensiva in grande stile, con una
campagna da stakanovisti del crimine.
Forse terrorizzati dalla promessa di una videosorveglianza
prossima ventura, prima di ritrovarsi con le spalle al muro, hanno deciso di agire
ora, di battere il ferro finchè è caldo, stringendo la morsa sul quartiere. Risultato,
un week end costellato da furti, tentativi ed effrazioni varie, stando a quel
che si è avuto modo di conoscere dai discorsi della gente.
Era un po’ la situazione che volevamo rappresentare alle
autorità e al pubblico durante l’incontro dell’otto marzo. Non solo i “piloti
de noantri” che creano pericolo viaggiando sulle strade del quartiere; ma anche
e soprattutto la sicurezza sociale, gli atti di vandalismo, di maleducazione e
di inciviltà. Il furto, la violazione della cosa più sacra per le persone, il
proprio domicilio. E l’insopportabile, odiosa consuetudine di razziare tutto
quello che si trova lungo i confini della passeggiata. Anche e specialmente ciò
che è coltivato con cura, passione ed amore da chi preferisce un lavoro duro ma
onesto ad un comodo parassitismo impunito.
In ogni caso, aspettando che Godot ci porti le telecamere di
videosorveglianza, vi consigliamo di tenere gli occhi aperti. Come anche consigliato
dalla pattuglia presente sabato sera, 18 marzo, quando vedete qualcosa di
sospetto non esitate a telefonare ai Carabinieri, non abbiate paura di apparire
importuni.
E’, per ora, l’unico modo di difendersi dalla delinquenza,
in uno stato di diritto. Non guasterebbe anche un po’ di inflessibilità, di
certezza della pena, insomma di un deterrente che ci faccia pensare due volte
prima di commettere un reato. Ma in un paese che non riesce a garantire un
minimo livello di assistenza a tutti i suoi contribuenti, è difficile pensare
che si trovino i soldi per coprire le carenze di posti di detenzione.
Tristi, sconsolate considerazioni. Come quelle di un amico
di vecchia data che, in commento alla nota di annuncio dell’incontro sulla
sicurezza, aveva risposto con un laconico, ironico, profetico “bla bla bla”.
Ma non vi fate contagiare dal nostro pessimismo. Voi comunque
state in campana.
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