Un altro amico della nostra città se n'è andato ieri.
E' mancato all'età di 92 anni il professore Gaetano Di Modica, residente a Torino ma originario di Scaparoni d'Alba; origine di cui era molto fiero e che andava sempre ricordando a tutti quelli con cui amava conversare sui tempi che furono. A Scaparoni era un punto di riferimento importante: molti ci tenevano ad avere il suo giudizio, il suo parere sui tanti argomenti che riguardano la vita e l'attività di ognuno di noi.
Io l'ho conosciuto relativamente tardi, ma mi ha sempre fatto piacere conversare con lui sulla storia dei luoghi e delle persone nel contesto della guerra e del dopoguerra, sui suoi ricordi dapprima di studente e poi di docente universitario di chimica, sulle meccaniche che regolano il volo aeronautico di cui era appassionato ed esperto praticante. Conversatore amabile, aveva sempre un aneddoto a riguardo di ogni argomento su cui si stesse dibattendo; ma l'ho conosciuto soprattutto come un grande appassionato conoscitore di storia dei luoghi delle sue origini, Scaparoni, e del territorio circostante. Proverbiale era lo struggente ricordo del nonno materno, Bastianin Scaparone, che non mancava mai di citare nei racconti appassionati della sua infanzia e giovinezza.
Ho avuto modo di collaborare con lui pubblicando on line anni fa un suo saggio "Un pomeriggio foravia" sulle origini dell'insediamento attuale di Scaparoni e con cenni storici e geografici a riguardo. Ne ho apprezzato la prosa lineare ma mai didascalica, la ricchezza di documentazione che denotava un forte amore per la sua terra di origine. Ma sapeva catturare l'attenzione di tutti noi quando seduti al tavolo e davanti a un piatto e ad un bicchiere ascoltavamo estasiati i suoi racconti sulla campagna, sulla vita da studente e da militare, sulla guerra e sul dopo 8 settembre, sulle esperienze di docente e di chimico. Argomenti e ricordi che avevamo letto sui libri, ma che sentite dalla viva voce di un testimone del proprio tempo ci sembravano molto più epiche ed avvincenti.
Ci mancheranno la sua compagnia e la sua affabulazione, i suoi ricordi ed i suoi consigli.
Ciao Tani. Riposa in pace e... 'a rvedze, prufesur
Io l'ho conosciuto relativamente tardi, ma mi ha sempre fatto piacere conversare con lui sulla storia dei luoghi e delle persone nel contesto della guerra e del dopoguerra, sui suoi ricordi dapprima di studente e poi di docente universitario di chimica, sulle meccaniche che regolano il volo aeronautico di cui era appassionato ed esperto praticante. Conversatore amabile, aveva sempre un aneddoto a riguardo di ogni argomento su cui si stesse dibattendo; ma l'ho conosciuto soprattutto come un grande appassionato conoscitore di storia dei luoghi delle sue origini, Scaparoni, e del territorio circostante. Proverbiale era lo struggente ricordo del nonno materno, Bastianin Scaparone, che non mancava mai di citare nei racconti appassionati della sua infanzia e giovinezza.
Ho avuto modo di collaborare con lui pubblicando on line anni fa un suo saggio "Un pomeriggio foravia" sulle origini dell'insediamento attuale di Scaparoni e con cenni storici e geografici a riguardo. Ne ho apprezzato la prosa lineare ma mai didascalica, la ricchezza di documentazione che denotava un forte amore per la sua terra di origine. Ma sapeva catturare l'attenzione di tutti noi quando seduti al tavolo e davanti a un piatto e ad un bicchiere ascoltavamo estasiati i suoi racconti sulla campagna, sulla vita da studente e da militare, sulla guerra e sul dopo 8 settembre, sulle esperienze di docente e di chimico. Argomenti e ricordi che avevamo letto sui libri, ma che sentite dalla viva voce di un testimone del proprio tempo ci sembravano molto più epiche ed avvincenti.
Ci mancheranno la sua compagnia e la sua affabulazione, i suoi ricordi ed i suoi consigli.
Ciao Tani. Riposa in pace e... 'a rvedze, prufesur
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