L’assemblea è iniziata con un ringraziamento al pubblico presente, agli amministratori intervenuti (gli assessori ai LLPP Alberto Gatto, alle finanze Luigi Garassino, all’agricoltura e ambiente Massimo Scavino, il consigliere di riferimento delle frazioni Piana Biglini e Scaparoni Armando Bauduino), e alla parrocchia per la consueta ospitalità nel proprio salone. Sono poi stati illustrati gli avvicendamenti intervenuti nell’organico del Consiglio di Quartiere: due dei consiglieri eletti nel 2011 hanno perso i requisiti per fare parte del Consiglio (in un caso per cambio di residenza in un altro Comune, nell’altro per la decadenza automatica causata dalla candidatura alle ultime amministrative). I consiglieri sono Mollo Federico e Gomba Nadia, e a loro va il ringraziamento del Consiglio e del Quartiere per la preziosa collaborazione prestata fino al momento del loro commiato. A seguito di queste variazioni, ed in seguito a rinuncia dei primi esclusi alle elezioni del 2011, sono entrati a far parte del Consiglio di Quartiere i consiglieri Mana Giacomo e D’Alema Cristina. Inoltre, essendo Mollo Federico il presidente del Consiglio di Quartiere, si è dovuto procedere all’elezione di un nuovo presidente, nella persona del consigliere Biglino Silvio; ed essendo Biglino il vicepresidente, si è dovuto procedere alla nomina di un nuovo vicepresidente, nella persona del consigliere Porro Pietro.
Si è quindi passati all’esame delle problematiche del quartiere. Questa era la terza assemblea dall’istituzione dei comitati nel 2011. Nelle prime due (gennaio 2012 e maggio 2013) si era cercato di raccogliere le istanze della popolazione riguardo alle necessità del quartiere e dei suoi abitanti. In questa assemblea, oltre a proseguire questo intento tramite l’ascolto dalla viva voce della popolazione e dei suoi rappresentanti (i consiglieri di quartiere), si è cercato di fare il punto della situazione. E’ stato dapprima presentato un elenco di segnalazioni che sono state affrontate e risolte dall’Amministrazione; poi è stata data lettura di un’altra serie di argomenti che sono stati segnalati e su cui non c’è ancora stato un intervento risolutore, in tutto o in parte. Terminato questo secondo elenco, si è passati a recepire dalla viva voce del pubblico partecipante quali sono le necessità, le urgenze, i problemi che affliggono il quartiere ed i suoi abitanti. Dopo aver ascoltato le richieste, gli amministratori hanno dato risposte e delucidazioni sugli argomenti emersi sia dall’esposizione del presidente che dalle segnalazioni del pubblico.
Forse la prima tra le cose chieste e realizzate è stata l’asfaltatura del tratto di strada che va dalla chiesetta alla rotonda sulla strada statale 231. Era stata promessa molto prima che venissero istituiti i comitati di quartiere; ricordo che nel settembre del 2009, fresco di nomina il neosindaco Marello venne a Piana Biglini a sentire le esigenze della popolazione, e tra le molte cose richieste propose di sceglierne almeno una che sarebbe stata fatta, sicuramente e prima delle altre: allargare e asfaltare quel tratto di strada che allora non si chiamava ancora via Garelli, ma era così stretta da costringere due auto che si incrociavano a rasentare pericolosamente i bordi dei fossi. La sua sistemazione era stata poi rimandata, forse in attesa di una sistemazione definitiva dell’area che oggi comprende i condominii; e mi piace pensare che sia stata poi finalmente realizzata anche in seguito alle pressanti richieste che il Comitato di Quartiere fin dalla sua costituzione ha incessantemente inoltrato all’Amministrazione Comunale.
Un altro intervento eseguito in seguito alle segnalazioni del Comitato è stata la sistemazione dell’asfalto in corrispondenza della tratta fognaria che attraversa via Martini, nel tratto compreso tra la chiesa e la scuola infermieri. Qui l’asfalto aveva ceduto, probabilmente per una rottura della tubazione sottostante, e il transito era disagevole se non pericoloso.
Sempre via Martini, nel tratto che va dall’incrocio con strada Sottoripa (per Monticello) fino alla chiesetta, è diventata un circuito automobilistico ad alta velocità dopo l’asfaltatura della strada Sottoripa. Da una strada di campagna ad uso quasi esclusivo dei trattori si è trasformata in una comoda scorciatoia per quanti da Monticello devono andare verso Alba (andata e ritorno) senza dover sottostare alle lungaggini che il traffico sulla statale 231 comporta. Era diventata una sorta di far west dove il codice della strada era sconosciuto, in molti casi si è sfiorato l’incidente o l’investimento, se non ci sono state vittime finora è stato solo per un caso fortunato. Il Comitato aveva chiesto segnaletica, sorveglianza, repressione dei comportamenti scorretti. Qualcosa è stato ottenuto: sul bivio per Monticello e su quello per Scaparoni, segnaletica orizzontale e verticale, anche se le striscie stanno già sbiadendo; specchio nel punto cieco all’incrocio per Scaparoni. Sarebbe ora utile un autovelox o una serie di dossi per fare rallentare il transito che in certe ore è veramente pericoloso.
I giochi presenti nel parco per i bimbi di via Garelli erano così deteriorati, arrugginiti, sgangherati da risultare pericolosi. Non me n’ero mai accorto, non avendo occasione di utilizzare il parco giochi; ma da una segnalazione fattami da una mamma che li aveva ben presenti, abbiamo inoltrato richieste e segnalazioni all’Amministrazione, ottenendone la sostituzione con attrezzature più efficienti ed a norma.
In occasione del sopralluogo nel parco, ho ricevuto le “vibranti proteste” degli abitanti vicini riguardo alla buca nell’asfalto proprio davanti all’ingresso del parco. Le auto in transito passando sulla buca creavano una forte rumorosità (oltre a danneggiare le proprie sospensioni), e quelle che la evitavano, rasentavano pericolosamente l’ingresso del parco, creando pericolo per chi ne stesse uscendo. Anche questa segnalazione, da noi inoltrata più volte in un arco temporale di un paio di anni, è stata poi risolta solo recentemente.
Sulla statale 231 gli abitanti lamentavano situazioni di pericolosità relative al transito molto intenso e troppo veloce dei veicoli, specialmente degli autotreni che passando su un asfalto deteriorato ad alta velocità causavano vibrazioni evidenti nelle abitazioni. La richiesta del Comitato di un rallentamento della velocità è stata soddisfatta con l’installazione dei una postazione fissa autovelox, inserita nell’ambito di un piano complessivo di installazione di questi impianti sulle principali arterie della città.
La facciata principale del cimitero a servizio dei due quartieri (Piana Biglini e Scaparoni) era deteriorata, con scrostamento di ampie parti di intonaco. Abbiamo segnalato la situazione all’ufficio tecnico, abbiamo investito del problema anche il consigliere comunale di riferimento, che abita a Scaparoni e che ha seguito la cosa facendo sì che i lavori fossero terminati in tempo per la ricorrenza di Ognissanti.
La strada comunale di collegamento tra Piana Biglini e Scaparoni era chiusa al traffico dagli eventi franosi dell’aprile 2009. Il transito, sulla carta vietato, era comunque proseguito fino ai giorni nostri, ma aveva causato il peggioramento delle condizioni della strada. Una delegazione congiunta dei due quartieri ha chiesto all’Amministrazione di rimettere a posto la strada, riaprendola poi al traffico anche “ufficialmente”. Il Comune si è occupato di reperire dei fondi regionali e nel 2014 ha iniziato il consolidamento e la regimentazione delle acque meteoriche. Attualmente è stata realizzata un’asfaltatura provvisoria in grado di consentire il transito invernale, rimandando alla prossima estate la sistemazione definitiva.
Il ponte che permette il passaggio di via Martini sul canale irriguo Seiv aveva una spalla deteriorata, in cui era venuto a mancare l’appoggio della soletta. Questa situazione mi era stata segnalata da un utente del canale; in seguito alla segnalazione del Comitato, l’Amministrazione ha provveduto eseguire i lavori di consolidamento e di ricostruzione della spalla danneggiata.
La casetta dell’acqua. Alcuni abitanti ci avevano suggerito di chiedere l’installazione di uno di quegli impianti che stavano riscuotendo successo ad Alba, e che fornivano acqua potabile, naturale e frizzante, a prezzi vantaggiosi. Ci avevano perfino suggerito il posizionamento: la cabina del peso, inutilizzata, sulla piazza della scuola infermieri. Abbiamo inoltrato la richiesta al Comune: abbiamo riscontrato da subito un parere favorevole, forse agevolato dal fatto che in queste installazioni i costi sono a carico della ditta installatrice, senza significativi oneri per il Comune. La dislocazione però non era adeguata: l’impianto viene fornito con una sua struttura, e inoltre il parcheggio sulla piazza della scuola è già talmente intasato così che diventa impossibile fermarsi per il rifornimento. Abbiamo richiesto la dislocazione in un punto dove il piano regolatore prevedeva un parcheggio, a metà del tratto compreso tra la chiesetta e la rotonda sulla statale 231. Sembrava la sua sede definitiva, finchè una variante al piano regolatore ha cancellato il parcheggio e ha quindi indotto la ditta installatrice a scegliere come luogo di installazione il posto dove è adesso la casetta. Molti degli abitanti avrebbero voluto posizionare l’impianto più all’interno della frazione, nella piazza della chiesa o dal parco giochi. La ditta aveva invece ritenuto che nella posizione da lei scelta si potesse avere maggiore visibilità, attirando più utenti in transito sulla statale; l’alternativa era tra avere l’impianto in quella posizione o il non averlo punto. Abbiamo ritenuto che era comunque meglio averlo, e non ci siamo più opposti a quella sistemazione.
Una cosa che il Comitato ha richiesto, e che prevede tempi lunghi per la sua realizzazione, è la trasformazione dell’attuale giardino a fianco della scuola infermieri in parcheggio. La piazza della scuola è sempre intasata, con parcheggi troppo corti perché mutilati dalla creazione del marciapiede, e troppo a ridosso della statale. E sempre pieni, nei giorni di lezione della scuola infermieri, senza possibilità di essere utilizzati dai clienti degli esercizi commerciali di fronte alla piazza, che li userebbero ovviamente per intervalli di tempo limitati. L’unica possibilità di sfogo, a parere del Comitato, sta nel creare un nuovo parcheggio nel giardino (inutilizzato) a fianco della scuola; è una soluzione che potrebbe fare respirare la viabilità e l’accessibilità di quella zona. In fase di approvazione del piano regolatore il Comitato ha presentato una osservazione in merito, riuscendo a fare in modo che la destinazione fosse quella a parcheggio. Ma l’effettiva realizzazione è ancora di là da venire, e penso che lo sarà ancora per molto tempo, come tutte le cose che richiedano una considerevole spesa a carico delle casse comunali.
Un’altra cosa importante che ci viene richiesta da sempre è la possibilità di accedere all’ADSL. Dietro le pressanti richieste degli abitanti, nel 2013 abbiamo promosso una raccolta di firme per chiedere all’Amministrazione di intervenire presso i gestori di telefonia per dotare anche la nostra zona di questo servizio che in altre zone, per esempio a Scaparoni, funziona già da diverso tempo. Sono state raccolte 77 firme anche grazie alla collaborazione degli esercizi commerciali del quartiere, e la petizione è stata inoltrata all’amministrazione. Noi sappiamo che l’Amministrazione non può influire sulle strategie commerciali di un soggetto privato, ma comunque crediamo che la richiesta di infrastrutture private sia maggiormente considerata se viene appoggiata oltre che dai possibili utenti anche da una amministrazione pubblica. Il problema attualmente è ancora da risolvere.
Riteniamo cosa utile avere, lungo la strada comunale, delle paline indicatrici dei numeri civici che si trovano nelle traverse delle vie. Per esempio, dove una strada privata si immette su via Martini sarebbe utile avere un cartello che indichi: “via Martini – n° civico da 120 a 131”. Questo permetterebbe di localizzare più facilmente le abitazioni che sono sparpagliate in una zona rurale come è il nostro quartiere, in caso di emergenze tipo chiamate per ambulanze o forze dell’ordine. Questi cartelli in alcune zone ci sono, per esempio lungo corso Unità d’Italia, bisognerebbe completare la dotazione anche per le altre tre vie che formano la toponomastica del quartiere.
Il fabbricato che forma la strettoia di via Martini, vicino alla chiesa, sul lato sinistro andando verso le scuole, è disabitato da anni ed è in pessime condizioni. Basta guardarlo per rendersi conto di come la caduta di calcinacci o coppi sia una possibilità tutt’altro che remota. Abbiamo sollecitato l’Amministrazione anche su questo argomento a prendere provvedimenti che possano scongiurare eventuali incidenti.
C’è una situazione di pericolosità rappresentata dalla rotonda sulla statale 231. O meglio, la pericolosità è data dalla insufficiente illuminazione della rotonda e dalla mancanza di una qualsiasi barriera che impedisca di vedere oltre la rotonda, obbligando così i veicoli a rallentare. La rotonda si vede poco, la strada dopo la rotonda si vede bene e chi arriva probabilmente non percepisce che c’è una rotonda in mezzo. Incidenti ce ne sono già stati, la situazione di potenziale pericolo riguarda anche e soprattutto il fatto che a pochi metri dalla rotonda ci sono i depositi di gas e carburante del distributore. All’Amministrazione abbiamo chiesto di intervenire, migliorando l’illuminazione e rendendo più visibile la rotonda.
A giugno finalmente l’Anas ha provveduto a riasfaltare la statale 231, non dappertutto ma solo in alcuni tratti dove proprio l’asfalto era ridotto ad una gruviera. Era una cosa che aspettavamo da tempo, ma il lavoro non è ancora finito: non è stata ripristinata la segnaletica orizzontale, strisce pedonali e linee di bordo strada, coperte dalla nuova asfaltatura. I passaggi pedonali che attraversano la statale 231 sono per metà poco visibili, sbiaditi, consumati, nella parte non asfaltata; e per metà totalmente mancanti, finiti sotto il nuovo nastro d’asfalto e non ancora ridipinti. Ho raccolto le numerose lamentele degli abitanti e le ho girate all’ufficio tecnico del Comune; ma la competenza delle strisce è dell’Anas, che da giugno non le ha ancora fatte, e il Comune per eseguirle lui deve avere il permesso dell’Anas, che tarda ad arrivare. L’ultima informazione che ho a riguardo è dell’ufficio tecnico comunale, datata ottobre 2014; mi si diceva che l’Anas aveva assicurato che si sarebbe intervenuto a breve. Poco prima dell’assemblea di quartiere ho di nuovo scritto all’ufficio tecnico per sapere se avevano novità, in maniera di dare risposta a quanti mi hanno sollecitato il problema. Sto ancora aspettando una risposta. Non dispero.
Un altro intervento importante che gli abitanti di corso Unità d’Italia si attendono è la realizzazione di un marciapiede lungo la statale 231, che permetta loro di uscire di casa e recarsi agli esercizi commerciali senza rischiare di essere agganciati e travolti da un tir, camminando sul ciglio della strada. Attualmente il marciapiede è assente nel tratto dall’ autovelox fino al limite del comune di Monticello (mentre lungo la statale nel comune di Monticello il marciapiede è presente in modo continuo), per una lunghezza di circa 200 metri, ed è assente nel tratto dalla rotonda fino alla cascina Paruzza (anche oltre, per la verità, ma il tratto più densamente abitato arriva fino alla Paruzza), per una lunghezza di circa 400 metri. Sarebbero 600 metri al massimo che permetterebbero di collegare quasi tutta la popolazione del corso alla zona degli esercizi commerciali e delle fermate dell’autobus, senza dover camminare pericolosamente a pochi centimetri dalle sagome dei veicoli in transito, lungo la statale. Questa cosa è stata chiesta da tempo e ad ogni incontro viene reiterata; è uno di quegli interventi ad ampio respiro che necessitano di cospicui finanziamenti, ma che prima o poi deve essere fatta, perché è una esigenza reale, non un capriccio ma una necessità, prima che qualche incidente spinga poi all’intervento d’urgenza.
Per dotare i nuovi condomini di una fermata dell’autobus comoda, è stata spostata in prossimità dei condomini quella che era sempre stata alla Paruzza. Sarebbe stato meglio invece aggiungerne una, perché questo spostamento costringe chi abita in quella zona a costeggiare per circa 400 metri la statale 231 per andare a prendere il bus, con tutti i pericoli che questo comporta. Alla Paruzza è rimasta solo la fermata sull’altro lato della strada, quella che fa il bus quando va verso Alba. Ma ci sono state modifiche alle corse, ed ora alcune di queste arrivando da Alba, proseguono per Monticello e invece di tornare indietro come prima, proseguono per Scaparoni e ritornano sul percorso originale in località Oddenino, tagliando fuori le fermate di Piana Biglini, compresa quella già svantaggiata della Paruzza. Abbiamo chiesto che venga ripristinata la vecchia fermata spostata, mantenendo comunque in funzione quella creata in prossimità dei condomini, per questioni di sicurezza nel trasferimento lungo la statale, o perlomeno fino a che non verrà realizzato un marciapiede per spostarsi in sicurezza.
Per adesso non c’è una emergenza vera e propria, ma in prospettiva bisognerà dotare il cimitero di Piana Biglini e Scaparoni di nuovi loculi, visto che quelli costruiti di recente si vanno rapidamente riempiendo. Abbiamo già fatto presente all’Amministrazione questa esigenza, in modo che possa essere affrontata con calma e con una pianificazione ragionata, senza dover ricorrere a soluzioni tampone, tipo ricorrere agli altri cimiteri comunali. Il Comune ha un piano di interventi sui tre cimiteri (Alba, Mussotto e Piana Biglini-Scaparoni), attualmente sta intervenendo su Alba, seguirà Mussotto e quindi noi. Speriamo che il non avere posto dove metterci serva ad allungarci a tutti la vita!
Ecco, questa era l’esposizione di tutte le problematiche del quartiere, prima quelle risolte e poi quelle da risolvere. Il confronto con il pubblico ha fatto emergere anche altre esigenze. E’ stato richiesto di dotare i passaggi pedonali sulla statale 231 di una adeguata illuminazione, sul tipo di quelle esistenti sulle arterie cittadine o al Mussotto. E’ stato richiesto di eseguire la pulizia dei fossi a fianco della statale, perché completamente ostruiti e non in grado di permettere il deflusso delle acque in caso di piogge intense e continue.
Ci sono state proteste per la cattiva abitudine di portare i cani nell’area giochi per i bambini, nonostante i cartelli lo vietino esplicitamente, ed anche per quella dei proprietari di cani che non si preoccupano di rimuovere gli escrementi che i loro animali lasciano durante le passeggiate. Altra cattiva abitudine è quella di portare i cani a spasso senza guinzaglio, rendendoli così pericolosi quando incontrano altre persone o altri animali. Sono state chieste notizie relative alla mitica rotonda di località Oddenino, di cui mi rammento la presentazione in pompa magna fatta nel nostro salone parrocchiale, nel 1999, che mi ricordavo l’Anas avesse finora posposto per una cronica mancanza di fondi. E’ stato fatto rilevare come la presenza dell’autovelox , rallentando il flusso del traffico , formi delle code che impediscono poi l’immissione sulla strada in tempi ragionevoli da parte di chi abita sul fronte strada. E’ stata segnalata una immissione in fosso irriguo di fognature non allacciate alla rete comunale, rilevabili specialmente nel periodo estivo dai miasmi che si effondono nella zona. E’ stato richiesto un sopralluogo per verificare il probabile errato posizionamento di una tubazione per il deflusso dell’acqua, nella zona dei nuovi condomini; inconveniente che fa sì che in caso di forti precipitazioni i campi circostanti si allaghino, con danni alle coltivazioni. E’ stata chiesta l’installazione di un guardrail a protezione dei marciapiedi e delle case poste a ridosso della statale 231, dove tra queste e il transito dei veicoli la distanza è rappresentata dal marciapiede attuale. E’ stata sollecitata la conclusione dell’iter del piano regolatore, poiché da anni ormai non c’è chiarezza sulle possibilità di intervento sui fabbricati.
E’ stato evidenziato come la presenza giornaliera o almeno il passaggio di vigili urbani possa dissuadere i comportamenti scorretti di chi sconsideratamente butta nei fossi e lungo le strade immondizia di ogni tipo; la presenza di vigili può in ogni caso indurre i veicoli in transito nel tratto del cimitero a rallentare la loro velocità. Analogo risultato potrebbe anche essere ottenuto con dossi posti lungo la strada, specie nei punti più pericolosi per la mancanza di visuale. La comparsa di umidità sulle pareti della chiesa rivolte a sud, lungo la via Martini, fanno ipotizzare una infiltrazione di acqua proveniente dal fosso che le passa accanto, completamente intubato e ad uso irriguo. L’ufficio tecnico farà delle verifiche per scoprire eventuali occlusioni del condotto. Lo scolmatore del rio Scaparoni che va da località Oddenino alla riva del Tanaro è ostruito da piante sorte spontaneamente nel suo greto. Avevamo già evidenziato questo problema nel 2013, e si era provveduto alla rimozione delle piante più grosse; ora le restanti si sono sviluppate e altre ne sono cresciute. In caso di eventi alluvionali potrebbero fare da tappo e rendere inutile la presenza dello scolmatore.
Un altro problema è dato dal transito elevato di veicoli sulla strada che va dalla chiesetta al bivio per Scaparoni. La strada è stretta, ai due lati ci sono i fossi irrigui, l’incrocio tra due veicoli costringe quasi sempre ad andare con le ruote sul ciglio della strada, dove la larghezza lo permette. Da quando la strada Sottoripa per Monticello è stata asfaltata, molti passano di qui per evitare le code di tir sulla statale 231; e questa stradina di campagna è troppo stretta per consentire un flusso così intenso di veicoli, nei due sensi di marcia. Occorre allargare la sede stradale, come è stato fatto nel tratto seguente, dalla chiesetta alla rotonda; ma sperando che questo tratto non abbia i tempi biblici di realizzazione del tratto precedente!
Gli assessori ed il consigliere presenti hanno preso nota delle problematiche sottoposte loro dal Comitato e dal pubblico presente. Su tutti gli argomenti hanno promesso il loro interessamento, la verifica tramite gli uffici, il coinvolgimento e le pressioni sui diversi organi aventi competenza dei problemi. Per l’ADSL è in vista una riunione dell’Amministrazione con i gestori del servizio e in quella sede verrà anche riproposto il problema del nostro quartiere. Per la presenza dei vigili, si intensificheranno i passaggi delle pattuglie. Per tutte le altre richieste, si prenderanno in esame e si vedrà tanto la loro fattibilità tecnica ed economica, quanto la loro indispensabilità e priorità rispetto alla lista completa.
Il comitato di quartiere continuerà a incalzare l’Amministrazione con la puntuale riproposizione di tutti i problemi insoluti e di tutti quelli che emergeranno nel tempo. E lo farà anche e soprattutto con l’aiuto della popolazione, con le segnalazioni , le richieste ed i consigli che da loro ci perverranno. Grazie a tutti e arrivederci alla prossima assemblea.
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